Liechtensteiner VOLKSBLATT
LAND UND LEUTE
Mittwoch, 8. November 2000 9
Tolle Sachen aus Naturmaterialien
Nach den ersten Umbau-
arbeiten im Freizeitzent
rum Resch in Schaan fin
det heuer der traditionelle
Waldorfbasar der Liech
tensteinischen Waldorf
schule wieder in diesen
Räumlichkeiten statt.
Am Samstag, den 18. Novem
ber um 13 Uhr wird der Basar
eröffnet, ist am Samstag bis
19 Uhr geöffnet und startet
am Sonntag den 19. Novem
ber um 10 Uhr mit dem Früh
stück bei einer Matinee mit
der Bigband «Swing Werk», zu
dem alle recht herzlich einge
laden sind.
Die Eltern der Schule haben
auf diesen Anlass hin tolle
Waldorfbasar am 18. November im Freizeitzentrum Resch in Schaan
Am 18. und 19. November findet im Freizeitzentrum Resch in Schaan der Waldorfbasar statt.
Sachen aus Wolle, aus Holz
und anderen Naturmaterialien
kunstvoll gearbeitet.
Ein Stand mit landwirt
schaftlichen Produkten, von
den Eltern selbst hergestellt,
erleichtert den Wochenend
einkauf.
Alle freuen sich auf diesen
Anlass, ist er doch schon für
viele treue Besucher ein Tag
der Begegnung mit Bekann
ten, ein Tag mit vielen schö
nen Eindrücken.
Vor allem den Kindern wird
wieder ein faszinierendes Kin
derprogramm geboten. Neben
dem traditionellen Märchen
erzählen und dem Puppen
theater können die Kinder -
grosse und kleine - im Werk
raum unter Anleitung tolle
Sachen selbst bauen. Wäh
rend die Erwachsenen durch
den Basar ziehen, in Büchern
schnuppern, sich im Wiener
Kaffee-Haus ein Tässchen
genehmigen, geniessen die
Kinder ihr eigenes Pro
gramm mit vielen Überra
schungen, mit bleibenden
Eindrücken.
In einem Restaurant ist für
das leibliche Wohl der Gäste
gesorgt.
Schauen Sie vorbei und
nehmen Sie etwas von dieser.
Waldorfbasar-Stimmung in
Schaan mit.
Sie tun etwas Gutes für sich
und ihre Kinder und unter
stützen damit die im wesentli
chen von den Eltern selbst fi
nanzierte Schule.
L'AWGOLO PEGLI UAUANI
Per il mese dei Morti
II mese di novembre e vis-
suto dai cristiani come il «Me
se dei Morti». E tutti sono par-
ticolarmente sensibili a visi-
tare i cimiteri, far celebrare
messe di suffragio, pregare
per i fedeli defunti.
Ma ricordare i nostri Morti
non vuol dire restare prigio-
nieri dei dolore. Ricordare i
nostri Cari vuol dire vivere
come avrebbero vissuto loro,
con i buoni esempi che ci
hanno lasciato. E significa
farli vivere con noi e trasmet-
tere agli altri ( a un figlio, fra-
tello o amici) il loro mes-
saggio, la loro voce.
Allora la vita recisa di colo-
ro che sono scomparsi germo-
glierä senza fine. E qui tra-
scrivo due testi molto conso-
lanti, che serviranno utilmen-
te ad animare la nostra spe-
ranza e la nostra fede cristia-
na.
II primo e un passo dei la
lettera di San Paolo apostolo
ai cristiani di Tessalonica:
«Fratelli, non vogliamo lasci-
arvi nell'ignoranza circa
quelli che sono morti, perche
non continuiate ad affliggervi
come quelli che non hanno
speranza. Noi crediamo infat-
ti che come Gesü e morto e ri-
suscitato cosi anche quelli che
sono morti Dio Ii radunerä per
mezzo di Gesü insieme con
lui. Confortatevi a vicenda
dunque con queste parole.» II
secondo testo e per te che pi-
angi i tuoi Morti: «Se mi ami
non piangere. Se tu conosces-
si il mistero immenso dei cie-
lo dove ora io vivo, se tu po-
tessi vedere e sentire quello
che io sento e vedo in questi
orizzonti senza fine e in que-
sta luce che tutto investe e
penetra, non piangeresti se mi
ami. Sono ormai assorbito
daH'incanto di Dio, dalle sue
espressioni di sconfinata bel-
lezza. Le cose di un tempo so
no cosi piccole e meschine al
confronto.
Mi e rimasto l'affetto per te,
una tenerezza che non hai
mai conosciuto. Ci siamo
amati e conosciuti nel tempo,
ma tutto allora era cosi fuga-
ce e limitato.
10 vivo ora nella serena e
gioiosa attesa dei tuo arrivo
tra noi. Tu pensami cosi, nellc
tue battaglie pensa a qucsta
meravigliosa casa, dove non
esiste la morte e dove ci disse-
teremo insieme, nel trasporto
piü puro e piü intenso, alla
fönte inestinguibile della
gioia e deH'amore. Non pian
gere piü, se veramente mi
ami.»
Giornata dei popoli
I vescovi svizzeri hanno
disposto che la Giornata dei
Popoli, la cui ricorrenza viene
solitamente tenuta in ogni
parrocchia la seconda do-
menica di novembre, si celeb-
ri quest'anno all'insegna dei
motto: «Non abbiate paura».
La nostra Missione Cattolica
Italiana ha celebrato questa
Giornata sabato scorso, 4 no
vembre, insieme con la par
rocchia svizzera di Buchs e
con la comunitä di lingua
croata.
11 tema della Giornata di
quest'anno ha come sfondo le
EINLADUNG ZUR
NEUERÖFFNUNG
AM DONNERSTAG, DEN 9. NOVEMBER
VON 17 UHR BIS 20 UHR
MMcoii/Mure
Zu unserer Neueriiffnung laden wir alle
Kunden, Freunde und
Bekannten herzlich ein, mit uns die
Neugestaltung des Geschifftes zu feiern.
Auf Ihr Kummen freuen sich
Peter und Monika Senti
und das
sie+er intercoiffure-Team
Sl.-Lu:i-Slr. 37. FL-9492 Eschen
Tel.+423/37010 31
paure di vario genere a cui £
soggetto ogni Strato della po-
polazione: paure esistenziali,
tensioni sociali, paura di per-
dere il proprio posto di la-
voro, paura dello straniero,
ecc.
Scegliendo questo motto i
vescovi hanno inteso prende-
re di mira soprattutto la paura
che grava sui rapporti che in-
tercorrono fra le persone sin-
gole ed i gruppi. I vescovi so
no perciö coscienti che temi
come «migrazione», «asilanti»,
«profughi» vanno ad occupare
da tempo i gradi piü avanzati
della colonnina barometrica
come misura delle preoccupa-
zioni degli svizzeri dell'uno e
dell'altro sesso. La Chiesa non
puö non prestare attenzione a
questi temi, se vuol prendere
sul serio le istanze personali
dei fedeli e le preoccupazioni
dell'uomo.
«Non abbiate paura» (Mt.
28,10) e la parola di speranza
che Gesü rivolge ai suoi dis-
cepoli nelmomento in cui fa
ritorno al Padre. Ed allo
stesso tempo, la promessa che
Egli sarä con ognuno di colo-
ro che credono in Lui e in Lui
confidano.
In un tempo d'incertezza
questa parola puö dunque in-
fondere fiducia, contando sul
Signore risorto e sempre pre-
sente, nel modellare la vita
personale e sociale e costruire
insieme con gli altri il futuro
della societä.
Serata teatrale
La Cooperativa teatrale
Costanza di Buchs, in colla-
borazione con il Gruppo tea
trale di Rebstein, presenta, sa
bato 11 novembre alle ore
20.00 nella sala parrocchiale
di Buchs, la commedia in tre
atti di Eduardo De Filippo «Io,
l'erede» con la regia di Theo
Palmisano. Dopo la recita:
servizio bar con pizza, bibite,
torta e caffe; musica e serata
danzante con Giuseppe Roda-
no. Ricca tombola, entrata li-
bera.
Corsi di formazione
II CIL (Comitato Italiani nel
Liechtenstein) ringrazia per la
numerosa partecipazione alla
serata informativa per i corsi
di Computer tenutasi venerdl
3 novembre scorso alle ore
20.00 presso il BZB di Buchs.
Sabato prossimo, 11 novem
bre alle ore 15.00 alla stessa
scuola ma nella sala 208 C, si
terrä la programmazione dei
diversi gruppi, preceduta da
un piccolo test per stabilire il
grado di conoscenza in mate-
ria. Invitiamo a partecipare
anche coloro che, per motivi
di lavoro o altro, non erano
presenti alla serata informati
va. II Computer oggi 6 diven-
tato indispensabile in moltis-
simi rami ed acquista quindi
ogni giorno piü importanza
nella vita di tutti.
Anche la lingua £ impor-
tante. Chi non conosce il te-
desco, o lo conosce poco, non
puö partecipare adeguata-
mente alle discussioni con gli
amici dei Liechtenstein e della
Svizzera. Sul posto di lavoro
poi e di estrema importanza.
Diamo quindi la possibilitä di
partecipare anche a corsi di
tedesco. La serata informativa
avrä luogo sabato 11 novem
bre alle ore 19.30 presso il
Centro italiano di Schaan.
Sollecitiamo gli interessati ad
annunciarsi telefonando alla
segreteria dei CIL (tel. 00423-
3923568) o presso il presiden-
te (tel. 00423-2325625) o
presso Cosimo Stefaneiii
(tel.081 -7711768) sempre do
po le ore 18.00.
Servizi sociali
• Sportello consolare Liech
tenstein: ogni sabato. dalle
10.00 alle 12.00 alla Missione
Cattolica a Schaan (Rebera
strasse 1).
• Corrispondenza consolare
Werdenberg: ogni sabato dal
le 9.00 alle 11.00 a Buchs nel
la saletta sotto la chiesa cat
tolica. Operatore sociale: Mat-
teo Di Gennaro.
• Corrispondenza consolare
Sarganserland: giovedi 30
novembre dalle ore 18.00 alle
19.30 presso il Circolo italia
no di Mels (Wangserstrasse 6).
Operatore sociale: Cosimo
Stefaneiii.
• Patronato Ital-Uil: martedl
14 novembre dalle ore 19.30
alle 21.00 nella saletta sotto
la chiesa cattolica di Buchs;
giovedi 16 novembre dalle ore
19.30 alle 21.00 presso il Cir
colo italiano di Triesen (Dorf
strasse 26). Operatore sociale:
Cosimo Stefaneiii.
• Patronato Acli: ogni primo
e terzö sabato dei mese dalle
11.00 alle 12.00 alla Missione
Cattolica a Schaan (Rebera
strasse 1). Operatore sociale:
Matteo Di Gennaro.
Messe in italiano
Ogni domenica e festa di
precetto: Buchs ore 9.00,
chiesa parrocchiale; Schaan
ore 10.30, chiesa di San Pie-
tro; Mels ore 18.00, chiesa dei
Cappuccini.
A Flums sabato 11 novem
bre ore 18.00, Justuskirche; a
Balzers sabato 18 novembre
ore 18.00, Mariahilf.
ZUM GEDENKEN
Franz Kind,
Alt-Mesmer,
Ruggell t
«Meine Kräfie sind zu Ende, Herr,
nimm mich in deine Hände»
Wie in den
Jahren zuvor,
so freute sich
Franz Kind
wiederum auf
die Ferien der
Ruggeller Se
nioren in Hit-
tisau im Bregenzerwald. Als
sich in den Vormittagsstunden
des 16. September Franz nicht
zur vereinbarten Zeit am Ab
fahrtsort einfand, erkundigte
man sich wegen seines Fern
bleibens. Ein trauriger Anblick
bot sich denen, die Franz in
seiner Wohnung vorfanden. Er
war gestolpert und lag schwer
verletzt am Boden und hatte
sich u. a. einen Schädelbruch
zugezogen. In denselben
Abendstunden des gleichen Ta
ges erlag Franz den Verletzun
gen, die er sich zugezogen hat
te. Der Schöpfer hatte Altmes-
mer Franz Kind zu sich in die
Ewigkeit gerufen.
Franz erblickte am 3. Dezem
ber 1916 als zweites Kind und
ältester Sohn des Martin und
der Serafina Kind, geb. Heeb, in
Ruggell an der Dorfstrasse Nr.
61 das Licht der Welt. Die El
tern betrieben, wie damals üb
lich, eine Landwirtschaft. Im
Kreise von vier Schwestern und
vier Brüdern wuchs Franz in
glücklichen und einfachen Ver
hältnissen auf. In seinem Hei
mat- und Wohnort besuchte er
die Volksschule und half in sei
ner Kinder- und Jugendzeit sei
nen Eltern im Stall und auf
dem Feld. In einer Grossfamilie
mit bäuerlichem Umschwung
musste ein jeder fleissig Hand
anlegen, gerade wo man seiner
bedurfte. Im Jahre 1949 schloss
er mit Johanna Hoop (s'Ameri-
kaners Johanna) den Bund der
Ehe. Gemeinsam zogen sie zwei
Töchter gross und betrieben ei
ne Landwirtschaft, nachdem er
Ende der Vierzigeijahre an der
Neilengasse 136 Haus und Stall
erbaut hatte. Sein Vater übte
über viele Jahre das Mesmer-
amt aus, und Franz half ihm
schon als Schüler in vielen Be
reichen dieses anspruchsvollen
Dienstes in der Kirche. Im Alter
von dreissig Jahren übernahm
er von seinem Vater den Mes-
merdienst. Volle dreiundvierzig
Jahre übte er dieses Amt als
verantwortlicher Mesmer aus
und half nach seinem Ausstieg
aus der Hauptverantwortung
noch weitere sieben Jahre sei
nem Nachfolger Paul Büchel
bei gelegentlichen Einsätzen
oder im Verhinderungsfalle
aus. Der Sakristanenverein hat
seine über 50-jährige Tätigkeit
in einem Sonderanlass speziell
gewürdigt und ihm bei dieser
Gelegenheit mit der Aushändi
gung der Ehrenurkunde für
sein Engagement gedankt. Über
drei Jahrzehnte war Franz ein
treues und eifriges Mitglied des
Musikvereins «Frohsinn», und
für einige Jahre wirkte er für
geraume Zeit im Männer-Kir
chenchor mit, um zur Ehre
Gottes seine Stimme zu erhe
ben. Leid und Schmerz blieben
Franz ebenfalls nicht erspart.
Nebst dem Tode seiner Eltern in
den Jahren 1953 und 1956 ver
lor er auch drei Geschwister im
frühen Kindes- bzw. Schulalter.
Ganz schmerzlich traf ihn der
Tod seiner Frau, die ihm vier-
unddreissig Jahre treu und hilf
reich zur Seite stand. Auch mit
gesundheitlichen Problemen
musste er sich auseinander set
zen, und so war er gezwungen,
sich 1984 einer schweren Her
zoperation zu unterziehen, von
der er sich nie mehr zur vollen
Zufriedenheit erholte.
Anlässlich der Verabschie
dung beim Auferstehungsgot
tesdienst am 18. September
lobte Pfarrer Josef Jopek in
würdigen Worten und grosser
Anerkennung die Verdienste
der langjährigen Mesmertätig-
keit von Franz Kind. Der Herr
gott möge Franz seine Tätigkeit
in Kirche und Pfarrei reichlich
lohnen. Viele unter uns werden
in Dankbarkeit seiner geden
ken. Möge der Verstorbene bei
Gott Dank, Lohn und ewigen
Frieden finden. Den beiden
Töchtern und Geschwistern mit
ihren Familien und allen An
verwandten übermitteln wir
Worte der herzlichen Anteil
nahme.